UBI BENE, IBI PATRIA

MetaHumanistica Rubrica Racconti

TESTO DI ESEMPIO

  Il motivo per cui siamo qui è che vogliamo fare la differenza e continuare a informare uomini e donne, indistintamente da estrazione sociale, culturale provenienza etnica o altro… il nostro tessuto valoriale che ci dà la forza di esistere è quello fondato sui valori umanistici, non solo quelli dell’esperienza rinascimentale ma anche quelli in accordo con le virtù dell’anima umana, quelli che ci distinguono dall’essere determinato e ci permettono di gestire i nostri pensieri in autonomia; là dove l’essere umano si leva e dice io esisto e voglio continuare ad esistere. L’essere è e non può non essere, in quanto è…. è l’impellente, statuaria e formidabile affermazione di una forza inossidabile che al di là di aver varcato i secoli traghettata, dal filosofo Parmenide, a noi giunge la potenza del verbo che afferma la sua natura. Il verbo è e il verbo crea in quanto fondato sull’ineludibilità dell’essere. 

  L’essere, creatore di tutte le cose e anima delle stesse, ha impellenza assoluta e insindacabile di esistere. Assistiamo da anni ad una formidabile mitizzazione di esseri di cui viene taciuta la vera natura, ma ci viene raccontata nei miti, nelle fiabe, tramite simboli, di cui solo timidamente abbiamo imparato a riconoscerne l’efficacia allorquando ci siamo avvicinati canalizzandovi la nostra energia. Oggi incassano ciò che hanno seminato tramite le guerre, tramite una lunga, alle nostre menti, seppur per loro breve e poco dispendiosa, narrazione composta di racconti, letteratura, riviste scientifiche, libri, film, giornali, un magnifico incredibile ed inesauribile coacervo di potere…. visto come un esagerato, enorme nodo di Gordio, il potere di condizionamento della mente umana. Se l’essere umano ora comincia a fronte, del dramma mondiale vissuto in questo biennio, a porre a presidio di tutto ciò il proprio scetticismo, ecco che il castello crolla, e si capisce che era tutta una farsa, per tenere l’essere umano in scacco; non si possono raccontare fiabe a bambini piccolissimi il cui contenuto è efferato e cruento, vi siete mai chiesti a quale scopo hanno creato tutto ciò? Per indurre nell’essere umano alcuni meccanismi di autoinibizione, di conflittualità e non da meno di autodistruzione. 

  Se un soggetto della mia specie pensa che un altro soggetto della sua stessa specie sia inaffidabile, il gioco è fatto, farà guerra a quel soggetto. Ma voi oggigiorno, in questo contesto socio-politico, vi fidate di uno che vi si para davanti e vi dice, citando il Sommo Poeta: Il mi sobbarco… quando ciò significa togliervi il potere di rappresentare la vostra protesta ed educarla, infiorarla e da ultimo depotenziarla? Concepiamo l’informazione non come pettegolezzo da mercato o la voce del padrone o la voce dell’agorà, ma il tessuto connettivo della comunicazione umana, come la parola che se è retta ( Buddah Gautama) insieme ad un retto pensiero e ad una retta azione conduce l’uomo sulla via dell’illuminazione poiché tramite quella coerenza dissipa il velo di maya, cioè il tramato di un mondo materiale non reale, in quanto il reale è ciò che è e non ciò che appare. Parliamo quindi di ciò che ci occorre realmente sapere e non di ciò che ci distrae dal nostro percorso. Vorremmo essere un osservatorio sulla nuova realtà che sta nascendo e vorremmo poter accompagnare questa trasformazione della società umana con le nostre qualità professionali, le nostre doti personali, i nostri talenti e le nostre conoscenze scientifiche, letterarie, olistiche ripulendole dal fango della manipolazione globalista. 

  Ciò che abbiamo studiato nei libri di storia è poi stato