UBI BENE, IBI PATRIA

MetaHumanistica Blog

Un appello alla ragione

  L’Italia è il paese dell’accademia, siamo abituati a dibattere su tutto, e guarda caso ora sta accadendo proprio questo. Vi siete chiesti perché? Ecco è proprio quest’uso delle domande che dovrebbe invece portarci a concentrarci più sulle soluzioni e non all’analisi dei fatti e quindi a disperderci in inutili chiacchiere e polemiche, tipico dell’italianità le cui onde in burrasca stanno frangendosi contro gli irriducibili scogli, del materialismo storico, che immarcescibili sono lì a dimostrazione dell’inutilità delle chiacchiere, delle piazze. Rendersi conto prima di tutto significa consolidare un proprio piano e una propria strategia. Basata su che? Sul vettore della ragione umana, che è l’unione del sensibile e del razionale. 

 

  Un appello alla ragione per chi la ragione ha voluto conservarla ancora come strumento di discernimento. Quest’opzione, sempre volta al meglio (cit. della Professoressa Maria Stella Coviello, mia insegnante di Filosofia al Liceo), va nella direzione di una coesione dei dotati di ragione, senza distinzione alcuna. Si può osare, direi, fare uso di quella, che non stento a definire, soprattutto in questo contesto, una virtù, la tempra dei giusti, il baluardo del rigore e della saggezza. E’ un sano strumento attraverso cui l’anima si esplica in tutto il suo potere. 

 

  Quando tutto sembra perduto, quando ormai ogni speranza pare essere svanita, questa risorsa innata si esprime in un colpo di reni ineludibile e inatteso. Siamo alla prova di un salto epocale straordinario in cui si può finalmente far valere la propria determinazione animica. 

 

  Il tessuto forte con il quale siamo nati e cresciuti e con il quale siamo evoluti per l’eternità. Ora non ci è chiesto di resistere ma di esistere senza indugio alcuno. Chi può fermare un’anima indomita? Chiedetevelo, perché vedrete che nemmeno gli eventi più assurdi possono contro questa potenza naturale. 

 

  Se ci appare che siamo ad un bivio, se ci fingiamo nell’immaginazione una svolta in cui siamo i creatori di quel momento preciso, allora saremo finalmente liberi dallo schema di dipendenza dalla realtà, poiché quella stessa, in vero, deriva dalla nostra stessa immaginazione. 

 

  Quando le chiacchiere stanno a zero è ora dei fatti e questi stanno nel consolidare i rapporti che ci arrivano sincronicamente perché questi sono quelli voluti dal perno più profondo di noi stessi.

Fabio Tauton